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Le Castella, Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria
Via Duomo Le Castella Isola di Capo Rizzuto
Le origini e l'architettura
La Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria, situata in pieno centro di Le Castella, si presenta con copertura a capanna, una facciata lineare ed un portale in pietra finemente eseguito.
E’ sprovvista di campanile anche se le campane sono collocate in una finestra trifora sormontante la facciata stessa. L’interno è a pianta basilicale, con copertura del soffitto, realizzata durante l’ultimo restauro del 1989-90, a capriate lignee a vista, illuminata da sei vetrate istoriate che si aprono sulle pareti laterali e su quella absidale.
Alla parete frontale è addossata l’abside piatta divisa dall’aula da un grande arco a tutto sesto. Degna di nota la fonte battesimale scolpita in un intero blocco di pietra.
L’edificio attuale della chiesa è l’ultima tappa di un peregrinare ultra-secolare che ha visto l’edificazione della stessa in differenti siti nel territorio di Le Castella.
Dal primo edificio, risalente a prima dell’anno 1000 e del quale non rimangono reperti archeologici, si passò in epoca medioevale ad una piccola cappella situata all’interno dell’attuale fortezza aragonese, della quale sono ancora oggi visibili le tracce. I Castellesi supplicarono la Santa Sede di costruire un nuovo edificio in un luogo più sicuro.
Dagli archivi storici risulta che, nel 1789 “ la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Visitazione risulta ben fornita di arredi sacri e vi sono, oltre all'altare maggiore, altri quattro altari dedicati a S. Antonio, S. Giuseppe, all'Assunta e del Rosario e la sacrestia”. Poiché delle due statue mariane, già danneggiate alla fine del XVIII sec., se ne riuscì a salvare una sola, si sviluppò l’usanza di “mutar d’abito” la stessa, facendola diventare “Addolorata” vestita di nero nel triduo pasquale, adorna di bianco e azzurro per significare il mistero dell’Assunzione per tutto il tempo Pasquale, per poi restare alla devozione tutto l’anno nella “versione” ordinaria di “Madonna del Carmine”.
La Festa Patronale, celebrata l’ultima settimana di maggio, vede i festeggiamenti dedicati a S. Antonio e San Giuseppe. L’inizio è segnato dal tradizionale rito della “Calata”, durante la quale le effigi dei due santi vengono scesi contemporaneamente dalle nicchie dove sono alloggiate.
Il secondo giorno si svolge la processione con una statua che raffigura un giovanissimo S. Antonio, mentre la domenica, giorno principale della Festa, “esce” S. Giuseppe, raffigurato in un busto abbigliato insolitamente alla maniera popolare dell’800 con giubba azzurra, cintura e “manto” oro.
Infine, alla fine degli anni ’90 fu introdotta la devozione alla Madonna di Guadalupe, di origine latino-america, che viene festeggiata amorevolmente il 31 Maggio, proprio solennità della Visitazione della Beata Vergine Maria, a conclusione della Festa Patronale, con un pellegrinaggio via mare lungo le coste di Le Castella.
Testo sulla Chiesa a cura della dott.ssa Elisa Cagnazzo, Ufficio Beni culturali Diocesi di Crotone- Santa Severina